impresa donna

MISE: Firmato decreto Fondo Impresa Donna. Finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto per sostenere le imprese femminili.

MISE DECRETO FONDO IMPRESA DONNA: Il Ministro ha firmato il decreto interministeriale che rende operativo il Fondo Impresa Donna che mira a rafforzare gli investimenti e i servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile.
OBIETTIVO: incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
RISORSE: il Fondo Impresa Donna è istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno le risorse PNRR, 400 milioni, destinate all’imprenditoria femminile.
PNRR: il progetto costituisce un intervento cardine inserito tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”.
BENEFICIARI: il Fondo Impresa Donna è destinato alle imprese femminili nascenti o già esistenti, in particolare si rivolge alle seguenti categorie di beneficiari:
1) cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie . 
2) società di capitale con almeno due terzi di donne;
3) imprese individuali la cui titolare è una donna;
4) lavoratrici autonome che presentano l’apertura della Partita IVA entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda;
5) persone fisiche che intendono avviare l’attività;
AGEVOLAZIONI NUOVE IMPRESE: contributi a fondo perduto che entro spese ammissibili di 100.000 euro, coprono l’80% fino a un massimo di 50.000 euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%;
Entro spese ammissibili fino a 250.000 euro, la copertura scende al 50%.
AGEVOLAZIONI IMPRESE GIÀ ESISTENTI: 1) per le imprese costituite da almeno un anno e massimo 3 anni, le agevolazioni possono essere per il 50% come contributo a fondo perduto e per un altro 50% come finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, per coprire fino all’80% delle spese ammissibili. Il tetto massimo è di 400.000 euro;
2) per le aziende che hanno più di 3 anni le spese di capitale circolante sono agevolate solo con il contributo a fondo perduto, mentre quelle di investimento anche con il finanziamento agevolato. Il tetto massimo è sempre pari a 400.000 euro.
PROCEDURA: Il decreto interministeriale: in attesa della registrazione alla Corte dei Conti.

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